Biografia Alvaro Recoba



Riportiamo di seguito la storia di Alvaro Recoba, ripercorrendo dagli inizi la sua carriera calcistica, fino ad oggi.

Alvaro Recoba, InterAlvaro Recoba nasce a Montevideo (Uruguay) il 17 Marzo 1976. Cresce calcisticamente nelle giovanili del Danubio, serie A uruguayana, dove disputa tre stagioni da professionista, dal 1993 al 1995, totalizzando 32 gol in 31 partite. Nel 1996 passa al Nacional, dove vince subito il campionato realizzando 18 gol in 16 partite. L'anno successivo segna 12 reti, mantenendo quindi una media di più di un gol a partita.

Arriva all'Inter nella stagione 1997/98 insieme a Ronaldo. Si presenta al calcio italiano nella partita d'esordio contro il Brescia (31/8/1997). L'inter è sotto di un gol quando l'allora mister Gigi Simoni decide di mandare il campo Alvaro Recoba, che inventa due fantastici gol: un tiro da metà campo e una punizione magistrale. L'Inter vince 2-1 e il Chino entra nel cuore dei tifosi. Inizia così nel migliore dei modi la storia di Alvaro "El Chino" Recoba in nerazzurro.

Da sempre croce e (soprattutto) delizia dei tifosi nerazzurri, il Chino Recoba ha vissuto alti e bassi nelle varie stagioni all'Inter, dalle incomprensioni allo scandalo passaporti. Molti lo considerano il pupillo del patron Moratti, che si innamorò calcisticamente di lui vedendo le sue prodezze in videocasssetta, altri un fuoriclasse dal piede mancino, che con il suo estro, la sua fantasia e le sue giocate è capace di infiammare il cuore dei tifosi.

Detto "El Chino" per i suoi tratti orientaleggianti, il suo nome per esteso è Alvaro Alexander Recoba Rivero. Nel tempo libero gli piace dedicarsi alla pesca.

Gli idoli calcistici a cui si ispira Recoba sono Enzo Francescoli e Ruben Sosa Ardaiz, entrambi uruguayani e mancini come lui.

Sposato con la moglie Lorena Perrone, ha due figli: Natalie e Jeremia. La moglie di Recoba è la figlia di Rafa Perrone, ex calciatore uruguaiano.

Il 18 Luglio 2007, dopo l'eliminazione in semifinale di Coppa America, in un'intervista al quotidiano spagnolo El País annuncia il suo addio alla Celeste, la nazionale uruguayana. La sua ultima partita giocata in nazionale è quella del 10 luglio 2007: Uruguay-Brasile 4-5 dopo i calci di rigore (2-2 dts).

Il 31 agosto 2007, ultimo giorno di mercato, Recoba viene ceduto in prestito per un anno al Torino, dove vestirà la maglia numero 4 e ritroverà mister Novellino, suo allenatore nella stagione al Venezia.

Dopo una non brillante stagione nel Toro, Recoba si trasferisce al Panionios e gioca una stagione nel Campionato Greco.

Rescinde il contratto col Panionios e il 28 dicembre 2009 firma con il Danubio Futbol Club, la squadra uruguayana dove aveva mosso i primi passi da calciatore professionista e con cui aveva esordito in Primera division nel 1994.

Il 19 gennaio 2011 alcune voci di calciomercato riportano l'interessamento del Club Universitario de Deportes (squadra di calcio di Lima, capitale del Perù). Recoba afferma: "se la proposta mi seduce, non avrei alcun problema a giocare in Perù e poi aggiunge "in Uruguay non potrei più giocare in un club che non sia il Danubio". Recoba dedice poi di rimanere al Danubio.

Il 30 giugno 2011 rescinde il contratto con il Danubio.

A luglio 2011 Alvaro Recoba firma con il Club Nacional de Football, la squadra di Montevideo dove aveva già militato 14 anni prima e dove vorrebbe chiudere la sua carriera.

Al suo esordio in campionato con la maglia del Nacional (3-3 con il River Plate) segna subito un gran gol di sinistro da fuori area.

Sabato 16 giugno 2012 Alvaro Recoba segna al 41' pt il gol decisivo nella finale di campionato contro il Defensor Sporting (la partita è finita 1-0) e regala al Nacional Montevideo il suo 33° titolo nazionale. Le prime dichiarazioni del chino dopo il titolo sono state: "Sento una gioia indescrivibile, un'emozione unica. Sono felicissimo. È un giorno speciale per tutti i tifosi e per la mia famiglia, è a loro che dedico questo successo".

Nell'estate 2012 alcune voci parlano della possibilità che Recoba si trasferisca in Cina nello Shangai Shenhua per giocare nel campionato cinese nella stagione 2012-2013, ma resta invece al Nacional.

Nella stagione 2014/2015 vince di nuovo il campionato uruguaiano di Primera Division con la maglia del Nacional, totalizzando 2 gol in 18 presenze. Questo il commento di Recoba "Provo un'immensa felicità, ma anche emozione, allegria e un enorme smarrimento. Perché, con ogni probabilità, questa è stata la mia ultima partita con la maglietta che amo. Ma se si tratta della fine, non poteva essere migliore".

Al termine della stagione 2014/15, dopo aver vinto il titolo nazionale con il Nacional, battendo i rivali storici del Penarol, Alvaro Recoba annuncia quindi il suo addio al calcio. Secondo indiscrezioni avrebbe però ricevuto offerte per continuare a giocare a calcio in India e in Australia. I tifosi Tricolores del Nacional, nel caso il Chino appendesse le scapette dal chiodo, vorrebbero un'amichevole celebrativa tra Nacionale e Inter.

Il 28 luglio 2015 in un'intervista il Chino sembra non essere convinto del ritiro: "Ad oggi mi sento un ex calciatore, ma non posso dire con certezza di essermo ritirato, perché se domani mi chiama una squadra io sono capace di rimettermi a giocare". Nel frattempo si sta preparando per diventare dirigente.

Successivamente conferma di lasciare il calcio giocato. Quella del 14 giugno 2015 contro il Penarol è quindi la sua ultima partita ufficiale da calciatore.

Giovedì 31 marzo 2016 il chino Recoba da l'addio al calcio con una partita celebrativa allo Stadio Gran Parque Central di Montevideo davanti a 25.000 persone. Queste le dichiarazioni del chino al termine dell'incontro: "Mi avete dato molto di più di quanto mi aspettassi. Nel calcio restano i ricordi delle cose belle, ma a me rimangono anche l'amicizia, il rispetto e i valori umani".

Alcune citazioni. Ecco cosa hanno detto di Recoba alcuni ex campioni del calcio:
- "Non è stato il migliore solo perchè non lo ha voluto" (Juan Sebastian Veron)
- "Uomo straordinario, in campo era un fenomeno" (Ivan Zamorano)
- "Lo ringrazio per la magia che ha donato al calcio" (Carlos Valderrama)
- "Se avessi avuto il suo sinitro, chissà cosa avrei fatto" (Luis Figo)
- "Il Chino Recoba è il talento più sprecato. Ci ha rimesso il calcio" (Javier Zanetti)
- "Era un sogno: sapevi che in campo poteva farti in ogni momento la cosa più bella che avevi mai visto" (Massimo Moratti)